La birra non è semplicemente una bevanda alcolica.
Ha proprietà nutritive importanti. Non a caso era la bevanda degli dei, o veniva somministrata ai bambini, o veniva offerta in voto, o semplicemente veniva chiamata “pane liquido”.
In generale contiene meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e può essere considerata un vero e proprio alimento.
Le proprietà della birra si rivelano a partire dalla sua composizione. La presenza di vitamine, potassio e sali minerali rendono questa bevanda consona anche all’interno di
una dieta bilanciata. Nelle donne addirittura potrebbe aumentare il
livello di estrogeni, il che comporta un ritardo della menopausa.
Al contrario di quanto si pensa, la birra è inoltre poco calorica. L’apporto di calorie ovviamente dipende dalla tipologia di birra, ma in generale, per 100 grammi di birra normale
ci si attesta sulle 35 kcal. da un minimo di 28 per quelle leggere a un massimo di 60 per quelle più forti. È dunque la bevanda alcolica meno calorica in assoluto, ma addirittura riporta valori
più bassi anche rispetto ad alcune bevande analcoliche.
Parliamo del luppolo,
una delle principali materie prime di questa bevanda. Anzitutto, sapevate che questa pianta fa parte della famiglia delle
Cannabinacee? Così come la marijuana e la canapa. Inoltre contiene estrogene, ormoni vegetali corrispondenti agli estrogeni.
In generale è la cosiddetta birra
cruda,
ovvero la tipica birra artigianale, quella che apporta maggiori benefici all’organismo. Infatti, essendo cruda, e dunque non pastorizzata, e dunque non esposta a temperature troppo elevate, è una
“birra viva”, nel senso che i microrganismi fermentanti presenti al suo interno, i saccaromiceti,
sono altrettanto vivi e possono dunque realmente agire all’interno dell’organismo favorendo per esempio le funzioni intestinali.
Una bella presenza di schiuma,
che spesso disturba il bevitore, è in realtà un importante indice di freschezza del prodotto. Inoltre rende la
bevanda stessa più digeribile, preservandola dall’ossidazione e impedendo un apporto di anidride carbonica
eccessivo.
La birra è un bevanda ottima, con molte caratteristiche positive; ci lega a lei la passione, il gusto, il divertimento. Ma tutto questo deve essere fatto con responsabilità perché, per prima cosa, la birra è una bevanda alcolica.
Conoscere la birra vuol dire innanzitutto capire cosa può procurare al nostro corpo e alla
nostra mente.
La birra, come tutte le bevande alcoliche, va bevuta moderatamente e in quantitativi che variano in base all’età, al peso, al sesso e alle condizioni di salute di ciascun
bevitore.
Attualmente, la quantità moderata si aggira intorno ad 1 unità alcolica giornaliera per gli anziani, 1-2 unità per le donne e 2-3 unità per gli uomini. Ogni unità alcolica equivale a circa una lattina di birra (questa quantità varia, ovviamente, in base alla bevanda e al suo grado alcolico).
Alcuni consigli
· evitare completamente di bere se si è in stato di gravidanza
· evitare completamente di bere se si deve guidare
· evitare completamente di bere se si deve lavorare con macchinari pericolosi per la propria salute e per quella degli altri
· bere con moderazione, durante o vicino ai pasti, in modo che l’alcol possa essere smaltito più facilmente dall’organismo
· evitare di bere se si stanno assumendo farmaci, anche blandi, a meno che non vi sia stato accordato dal vostro medico
· scegli bevande con basso tenore alcolico
· evitare di bere se si è in sovrappeso o a rischio diabete, obesità, etc.
· evitare il consumo di alcol durante l’infanzia e l’adolescenza
· diminuire la quantità di alcol se si è anziani
La degustazione della birra, come per il vino, si basa sulle caratteristiche sensoriali della bevanda.
Ciò che la contraddistingue sono le proprietà diverse che essa ha rispetto al vino e il fatto che prevede l’utilizzo di una grande quantità di bicchieri differenti.
La degustazione della birra prende le mosse da quella che si effettua normalmente per il vino, nel senso che per entrambi i casi si basa sulle caratteristiche sensoriali delle bevande.
Ciò che cambia per la birra sono ovviamente le proprietà diverse che essa ha rispetto al vino e il fatto che prevede, come si è visto, l’utilizzo di una grande quantità di bicchieri differenti.
L’esame visivo inizia creando un ambiente che sia il più possibile neutro, ovviamente dal punto di vista della luce. Un tavolo bianco su cui poggiare il bicchiere ben illuminato da luce naturale, è il presupposto ideale e necessario.
Si procede considerando la limpidezza, successivamente la schiuma, infine il colore.
Riportiamo uno schema dei principali attributi utilizzati nella degustazione per descrivere una birra, con una piccola descrizione a fianco per capire cosa stanno ad indicare.
Procedendo dall’inizio, la limpidezza, questa è data dalla presenza più o meno massiccia di lieviti.
IMPENETRABILE |
Birre dal colore molto scuro e intenso (porter e stout) |
OPALESCENTE |
Birre come le hefe e le weiss |
TORBIDA |
Effetto tipico delle birre rifermentate in bottiglia (birre d’abbazia) |
CHIARA |
Birre ambrate ma pulite |
LIMPIDA |
Birre trasparenti (lager e pilsner) |
BRILLANTE |
Birre molto trasparenti |
Per giudicare la schiuma si considera la sua persistenza e compattezza.
FINE |
Schiuma caratterizzata da bollicine |
COMPATTA |
Schiuma piuttosto solida, se scossa, tende a non muoversi |
CREMOSA |
Schiuma solida e consistente |
ADERENTE |
Schiuma che difficilmente si stacca dall’orlo del bicchiere, se inclinato |
PERSISTENTE o EVANESCENTE |
Dipende dalla durata (oltre i 2 minuti, si considera molto persistente) |
PAGLIERINO |
Tipico delle lager (talvolta sono presenti riflessi verdi o dorati) |
DORATO |
Tipico delle pilsner fino a quello più brillante o ambrato delle weiss |
AMBRATO e AMBRATO ROSSASTRO |
Tipico delle ale inglesi e belghe |
RAMATO |
Tipico delle ale fino al marrone o arancione scuro |
BRUNO |
Tipico delle bock e delle dunkel, caratterizza qualche birra trappista e d’abbazia |
NERO IMPENETRABILE |
Tipico di alcune stout |
Riguardo l’esame olfattivo si parla di bouquet anche per quanto riguarda la birra: la composizione di tutti gli aromi. Per avvertirli sarebbe il caso di avvicinare il naso al bicchiere più volte e per brevi momenti, per non assuefarsi troppo all’odore.
Una certa esperienza porterà a distinguere tutti i vari componenti, le varie note presenti, e descriverne l’intensità e la persistenza
TENUE |
Quando si avvertono poche sensazioni |
LEGGERA |
Sensazioni più riconoscibili |
NORMALE |
Livello medio di percettibilità |
ALTA |
Note e sfumature ben percettibili e persistenti |
MOLTO ALTA |
Note aromatiche molto evidenti |
L’esame olfattivo prosegue cercando di individuare ogni singola componente aromatica della bevanda.
Sono stati rilevati ben 40 diversi tipi di aroma, ma ognuno può essere classificato in 6 grandi gruppi.
FRUTTATO |
Il sentore più raffinato e ricercato (agrumi, banana, mela, albicocca, frutti di bosco, frutta secca etc.) |
FLOREALE |
Fiori prevalentemente rossi (rosa, viola, geranio etc.) |
SPEZIATO |
Tipico delle weiss (spezie e sfumature di miele) |
TOSTATO o CALDO |
Tipico delle birre scure, sensazioni di bruciato e tostato (caramello, caffè, cioccolato etc.) |
ERBACEO |
Sensazioni rilasciate soprattutto dal luppolo, ma anche fieno e resine |
DI CEREALE |
Riguarda le componenti del malto (sentori di crosta di pane) |
L’esame infine si conclude con una classificazione delle birre basata su un indice generale di gradimento.
BIRRE ORDINARIE |
Se la maggior parte degli aromi sono di cereale |
BIRRE NORMALI |
|
BIRRE GRADEVOLI |
Se le note prevalenti, oltre che erbacee, sono anche quelle tostate e speziate |
BIRRE FINI |
Quando si avverte una certa complessità di aromi |
BIRRE ELEGANTI |
Nel caso in cui si avvertano le due note più ricercate, il fruttato e il floreale |
Prima di iniziare l’esame gustativo è necessario partire dall’individuazione dei 4 sapori fondamentali: il dolce, il salato, l’acido e l’amaro.
La lingua ha una maggiore percezione degli stessi in punti diversi: il dolce si avverte meglio sulla punta, il salato sulla parte anteriore, l’acido sulla parte centrale, l’amaro sulla parte finale.
In ogni caso l’esame gustativo prevede di individuare l’effervescenza, il corpo, l’amarezza e la persistenza aromatica.
Per quanto riguarda l’effervescenza e il corpo è necessario cercare di comprimere il liquido in bocca per avvertirne tutte le sensazioni.
SCARNO |
La birra risulta acquosa |
LEGGERO |
Consistenza leggera |
ROTONDO |
Birra più fluida e consistente |
STRUTTURATO |
Birra piuttosto pesante e oleosa |
CONSISTENTE |
Ben avvertibile |
L’amarezza è data dalla quantità di luppolo immesso. Si avranno dunque birre più o meno dolci o amare.
BIRRE DOLCI |
Sensazione di amaro assente |
BIRRE AMABILI |
Sensazione di amaro appena percettibile |
BIRRE ABBOCCATE |
Gusto equilibrato |
BIRRE AMAROGNOLE |
Sensazione di amaro decisa |
BIRRE AMARE |
Amarezza come nota predominante |
La persistenza aromatica si ottiene contando quanti secondi intercorrono dal momento in cui si è deglutito il sorso di birra a quando le sue sensazioni spariscono.
IMPERCETTIBILE |
Durata pressoché nulla |
CORTA |
3-4 secondi |
SUFFICIENTE |
6-8 secondi |
BUONA |
Intorno ai 25 secondi |
LUNGA |
Più di 30 secondi |
Per concludere una scheda che riporta, in generale, le temperature ottimali di servizio per i principali stili birrari.
Lager, pilsner, icebeer, esotiche |
5-8 °C |
Weiss, bière blanche, dortmunder, münchner, lambic |
7-9 °C |
Altbier, schwarzbier, vienna |
8-10 °C |
Steinbier, rauchbier, bitter ale |
9-10 °C |
Bock, pale ale, bière de garde, trappiste, abbaye, strong ale, scotch ale |
10-12 °C |
Porter, stout |
14-16 °C |
Barley wine |
16-18 °C |