Cenni storici
La coltivazione della vite in area lombarda risalirebbe al neolitico: numerosi sono infatti i ritrovamenti di vinaccioli negli scavi presso i siti palafitticoli alpini nei pressi del Garda bresciano[1]. Sempre al periodo neolitico risalgono simili ritrovamenti in scavi archeologici condotti
nel mantovano[2]. Al VII secolo a.C. risalgono i
primi ritrovamenti di otri da vino
nell'area del varesotto sulle sponde del lago Maggiore: seppur appurata la coltivazione dell'uva nella zona in quel periodo, gli intesi scambi con la civiltà etrusca non consentono di capire se il vino fosse prodotto
localmente o semplicemente importato[3]. Le prime notizie storiche circa
la produzione di vino arrivano da fonti di epoca romana: nel I secolo a.C. Virgilio descrive nella sue Bucoliche la coltivazione della vitis labrusca per la produzione di vino[2], mentre Strabone descrive i pregiati vini prodotti
nell'Oltrepò
Pavese e i "vini retici" del lago di Como[4][5]; mentre Plinio il Vecchio testimonia la coltivazione della vite sulle colline bergamasche a partire
dal I secolo[6]. Nel III secolo fu invece l'area del milanese
a vedere una grande diffusione di vigneti, complice l'elezione di Milano a capitale dell'Impero romano[7], mentre per la prima traccia della produzione di vino in Valtellina, per la precisione attorno
a Morbegno, bisogna aspettare
al IX secolo, secondo quanto
scritto in un documento dell'epoca; bisognerà tuttavia aspettare un secolo perché la produzione vinicola acquisti un ruolo rilevante nell'agricoltura locale[8].
Da qui in avanti le testimonianze circa la produzione vinicola lombarda sono sempre più comuni: un documento redatto dall'imperatore Corrado
I nel 918 testimonia i vigneti
nella zona di San Colombano al Lambro[7], dei documenti di
acquisto risalenti al XI
secolo trattano di terre dedite alla coltivazione della vite in provincia di Bergamo, mentre testimonianze storiche parlano del saccheggio, tra le altre cose, dei vigneti
di Scanzo nel 1398 da
parte di milizie guelfe, tuttavia si assistette a partire dal XV secolo, così come in molte altre zone della pianura lombarda occidentale, come la Brianza[9] e l'Alto Milanese[10] ad iniziare dal XIX secolo, ad un progressivo abbandono, seppur non totale, dei
vigneti a favore della più redditizia coltivazione dei gelsi per la produzione di bachi da seta[6]. Al contrario la Valtellina vide aumentare notevolmente la sua produzione che impattò in maniera
notevole sull'economia locale tanto da attirare manodopera da gran parte delle montagne lombarde: nel periodo di massima splendore i vini valtellinesi veniva esportati in gran parte dell'Europa centrale e i territori
coltivati a vite raggiungevano secondo alcune stime un'estensione di 10000 ettari, più di sei volte dei circa 1500 attuali[8].
Vitigni
Elenco dei vini della Lombardia
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Franciacorta prodotto
nella provincia di Brescia
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Oltrepò
Pavese Metodo Classico (bianco e rosato) nelle tipologie rosé, cremant, pinot nero, pinot nero rosé, prodotto nella provincia di Pavia
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Valtellina
superiore (rosso) nelle tipologie normale e Riserva, con l'eventuale indicazione delle sottozone Inferno, Grumello, Maroggia, Sassella e Valgella, prodotto nella provincia di Sondrio, e della sottozona Stagaflassi per il vino imbottigliato in Svizzera
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Sforzato di
Valtellina o Sfursat di Valtellina (rosso) prodotto nella provincia di Sondrio
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Scanzo o Moscato di Scanzo (passito) prodotto nella provincia di Bergamo esclusivamente nel solo Comune di Scanzorosciate. Note: è la più piccola Docg d'Italia con 39 produttori e 31
ettari di superficie vitata.
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Bianco di Lierna (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale e
Frizzante) prodotto nel villaggio di Lierna.
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Alto Mincio (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale e
Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Passito e Novello) prodotto nella provincia di Mantova.
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Benaco Bresciano (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale e Novello)
prodotto nella provincia di Brescia.
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Bergamasca (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale, Moscato e Novello) prodotto nella provincia
di Bergamo.
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Collina del Milanese (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie
normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, e Novello) prodotto nelle province di Lodi, Milano e Pavia.
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Montenetto di Brescia (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale e
Novello) prodotto nella provincia di Brescia.
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Provincia di Mantova (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie
normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Passito e Novello) prodotto nella provincia di Mantova.
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Provincia di Pavia (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e
Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nella provincia di Pavia.
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Quistello (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso
nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nella provincia di Mantova.
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Ronchi di Brescia (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosso nelle tipologie normale e
Novello) prodotto nella provincia di Brescia.
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Sabbioneta (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante;
Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nella provincia di Mantova.
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Sebino (Bianco Passito; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Brescia.
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Terrazze Retiche di Sondrio (Bianco;
Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Sondrio.
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Terre Lariane (Bianco, anche nelle tipologie frizzante e passito Rosso, anche nelle tipologie frizzante,
passito e novello Rosato, anche nelle tipologie frizzante e novello)
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Valcamonica (Bianco nelle tipologie normale e Passito; Rosso nella tipologia normale o con l'indicazione
dei vitigni Marzemino o Merlot)
Altro